Eccomi qui, alla fine di un’altra settimana di “istruzione parentale”, anche se in realtà si tratta “solo” di scuola dell’infanzia, quindi non ci sono regole, obiettivi o step da raggiungere.
Il che a pensarci bene è persino peggio, perché di fatto si brancola nel buio.

Mi ci sono volute alcune settimane per metabolizzare quello che stiamo facendo insieme.
Su Instagram condivido le nostre attività fin dall’inizio ma qui è diverso, qui posso “fissare” tutto, magari ne potrà venire qualcosa di buono in futuro per altri, o anche solo per curiosità.
Prima di tutto è doveroso spiegare questa scelta.
Il 2020 lo ricorderemo senz’altro come un anno di accadimenti e scelte difficili.
L’anno che ha cambiato il mondo e la sua storia, ancora una volta.
Se la situazione non fosse stata questa, non credo mi sarei mai imbarcata in questa impresa, ma adesso, dopo alcune settimane, inizio a vederne davvero il buono.
Certo ho dovuto rinunciare a molto, ma abbiamo valutato attentamente tutti i pro ed i contro e quando si tratta della salute, propria e dei propri cari, non ci sono pro e contro che tengano, la scelta diventa per me obbligata.
Ed è ovvio che il rischio zero non esiste. Ma esiste la somma dei rischi, ossia la percentuale massima di rischio che si è disposti ad accettare, tollerandone anche le eventuali conseguenze.
E a due bimbe così piccole non si può chiedere di non toccare, non avvicinarsi, non muoversi troppo, semplicemente perché sono bambini e tutto questo fa parte di loro.

Quindi non ce la siamo sentita di alzare ancora di più l’asticella del nostro “rischio tollerabile” e abbiamo preferito tenere le bimbe a casa.
Almeno per ora, almeno per un po’.
Quello che ci riserva il futuro è troppo difficile immaginarlo.
All’inizio non pensavo di iniziare un vero e proprio percorso di homeschooling, ma sapevo che non era possibile tenere semplicemente le bambine a casa perché sarebbero presto state ingestibili, ansiose e annoiate. Per capire come affrontare le nostre giornate insieme mi sono informata, ho studiato e rispolverato anni di ripetizioni, assistenza nei centri estivi e chi più ne ha più ne metta.
E quindi ci siamo imbarcate in questa nuova avventura insieme, che è nuova per tutte e tre, ogni giorno un errore e ogni giorno una scoperta.
Le giornate sono faticose non lo nego, organizzare le lezioni richiede impegno e costanza, ma sono infinitamente sicura della scelta fatta sotto ogni punto di vista. Preferisco sentirmi stanca dopo una giornata passata a scoprire cose nuove in maniera costruttiva anziché passarla ad urlare per cercare di farmi ascoltare o dirimere l’ennesima litigata per decidere di chi siano due pupazzi perfettamente identici!
Alla prossima se volete scoprire come organizziamo le nostre giornate!